Interpretazione delle specifiche tecniche

Numero Yuasa

I codici identificativi dei componenti Yuasa si basano sugli standard BBMS (British Battery Manufacturers Society – Società dei produttori di batterie britannica), che sono utilizzati da molti anni e ben compresi nel settore dei ricambi del Regno Unito.

Numero DIN 72310 1988

Per tradizione, in Europa si usa il sistema dei numeri di identificazione per componenti DIN (Standard industriale tedesco), al quale oggi si sta sostituendo il sistema ETN.

Esempio: 560.49

  • 1° cifra – Tensione
    • 1-2 = batteria 6 Volt
    • 5-7 = batteria 12 Volt
  • 2° e 3° cifra – Capacità nominale
    • 560 = 60Ah Capacità a 20 ore
    • 660 = 160Ah Capacità a 20 ore
  • 4° e 5° cifra – Codice numerico univoco, che si riferisce alle performance della batteria e alle sue caratteristiche

Il sistema dei numeri DIN è ancora utilizzato, specialmente in Europa, per l’identificazione delle tipologie di batterie.

Numero ETN

L’ETN (European Type Number) è stato introdotto per sostituire il numero DIN, nel contesto dell’europeizzazione degli standard per batterie. L’ETN è basato sul sistema di numerazione DIN, per facilitare il passaggio al nuovo standard, ma fornisce ulteriori dettagli tecnici.

L’introduzione del sistema ETN ha portato all’emissione di quasi 2000 codici di componenti durante il periodo di verifica formale del sistema fino al 2006, pertanto esso può portare a ulteriore confusione se è necessario effettuare controlli incrociati tra numeri di componenti, poiché non esiste un indice formale di archiviazione dei numeri. Il controllo dell’emissione dei numeri da parte di Eurobat è stato smantellato nel 2006: di conseguenza i numeri emessi sono oggi difficili da comprendere, dato che non sono stati mantenuti o distribuiti archivi centrali di dati.
Le 9 cifre del numero ETN offrono informazioni aggiuntive rispetto al sistema di numerazione DIN.
Esempio: 536 046 030

  • 1° cifra Tensione – 1-2 = batteria 6 Volt, 5 – 7 batteria 12 Volt
  • 2° e 3° cifra – Capacità nominale
    • 560 = 60Ah Capacità a 20 ore
    • 660 = 160Ah Capacità a 20 ore
  • 4° e 5° cifra – Codice numerico univoco
    • La 5° e 6° cifra possono a volte riferirsi a vecchi modelli di batterie e numeri DIN originali (4° e 5° cifra)
    • Codice numerico univoco che riporta dettagli di durata, capacità di spunto a freddo, livello di vibrazioni, terminali sul coperchio e dettagli di ancoraggio.
  • 7°, 8° e 9° cifra – Performance di spunto con avviamento a freddo
    • Esistono 2 diverse classificazioni EN: EN1 e EN2
    • Ciò può causare confusione, visto che all’utente finale non è chiaro quale standard sia stato usato per la classificazione, in particolare qualora si utilizzino tester di conduttanza digitali, che non sono oggi tarati per effettuare misurazioni con entrambi gli standard.
    • Dettagli sulle specifiche a cui è fornita la batteria sono codificati all’interno del numero univoco stesso.

Capacità di spunto a freddo (Ampere)

La capacità di spunto a freddo (CCA) misura le performance di avvio della batteria. In parole povere, più alto è il valore di CCA, più semplice risulterà l’avviamento del veicolo.

SAE (Standard Americano, J537 giugno 1994)

Si tratta del test di avviamento secondo lo standard americano SAE (Society of Automotive Engineers – Società degli ingegneri automobilistici). Il test prevede che la batteria a una temperatura di -18°C fornisca una corrente uguale al valore di capacità di spunto a freddo per 30 secondi, con una tensione che si mantiene superiore a 7,2 Volt (3,6 Volt per una batteria da 6 Volt).

Nonostante questo valore sia dipendente dalla progettazione della batteria, una formula che permette di ottenere un valore approssimato della relazione tra CCA DIN e SAE è: – SAE = (DIN x 1,5) + 40
Le prestazioni della batteria decadono rapidamente con la temperatura, perciò questo test è una buona verifica della capacità di avviamento, quanto la necessità di erogare 10 secondi di tensione come da classificazione EN, e la capacità di sostenere 7,2 Volt per 30 secondi forniscono una buona stima delle capacità di alte prestazioni della batteria.

DIN (Deutsche Industrie-Norm – Standard industriale tedesco a -18°C)

Come nel caso del SAE, il test è condotto a -18°C. La batteria completamente carica è scaricata a 6V, con il valore di corrente nominale. La tensione deve essere almeno 9,0V dopo 30 secondi e il tempo per raggiungere i 6V deve essere di almeno 150 secondi.

Nonostante questo valore sia dipendente dalle caratteristiche di progettazione della batteria, una formula che permette di ottenere un valore approssimato della relazione tra CCA DIN e SAE è: – DIN = (SAE – 40) x 0,66
A partire dall’introduzione dei moderni veicoli a iniezione e la conseguente necessità di avviamento rapido, lo standard DIN ha perso favore tra i produttori di autoveicoli. In effetti, esso fornisce una relazione chiara rispetto alla quantità di materia attiva all’interno della batteria, ma non rispetto all’avviabilità.

IEC (International Electro Technical Commission – Commissione elettrotecnica internazionale) (IEC 60095-1 novembre 2006)

Di nuovo, come i test DIN e SAE, il test è condotto a -18°C. Dopo un periodo di riposo fino a 24 ore, in conformità con il punto 6.2 dello standard, la batteria è posta in una camera di raffreddamento con circolazione d’aria a una temperatura di -18°C +/- 1°C, finché la temperatura della cella mediana ha raggiunto i -18°C +/- 1°C. La batteria è successivamente scaricata in conformità con lo standard, e deve mantenersi a una tensione di 7,5V dopo 10 secondi e di 7,2V dopo 30 secondi. La batteria viene poi lasciata a riposo per 20 +/- 1 secondi, dopo i quali è scaricata al 60% della corrente originaria e terminata a 6,0V. Un tempo t6V (fase 2) >= 40 secondi è opzionale secondo la tabella 7 dello standard. Lo standard IEC offre una relazione standard tra gli standard SAE e IEN1, e per le batterie Yuasa il valore SAE si può considerare uguale a quello IEC.

EN (EN50342.1 A1 novembre 2011 Punto 5.3)

Anche questo test è condotto a -18°C. I requisiti EN sono però divisi in due livelli, EN1 e EN2.

EN1 – La batteria dove mantenersi a una tensione di 7,5V dopo 10 secondi, e dopo un periodo di riposo di 10 secondi, la batteria è ulteriormente scaricata a 0,6 x corrente originaria, e deve resistere per 73s nella seconda fase, fornendo un periodo totale di scarica di 90 secondi (con periodo iniziale equivalente a (10s/0,6)  16,7 secondi.

EN2 – Come EN1, eccetto per il fatto che il secondo periodo di scarica a 6,0V deve raggiungere 133 secondi, fornendo un tempo totale di 150 secondi. La relazione di corrente di scarica che soddisfi entrambi i test è largamente dipendente dal design della batteria e può variare da un fabbricante all’altro. Tuttavia, una panoramica delle ricerche di benchmarking condotte da Yuasa su batterie concorrenti ha indicato la seguente relazione tra EN1 e EN2: –
EN2 = tra 0,85% e 0,92% di EN1

Considerata tale relazione, Yuasa tende a preferire lo standard SAE, per evitare confusioni.

JIS (D5301: 1999)

Il test per lo standard industriale giapponese (JIS) è condotto a -15°C. Le batterie per autoveicoli sono di solito testate a 150A oppure 300A, con tensioni differenti a 10s/30s e requisiti di durabilità a 6V. Per applicazioni europee, Yuasa considera che questo standard non fornisca una visione chiara al cliente della capacità di avviamento, e pertanto è impiegato di rado nel mercato ricambistico europeo.

Marine Cranking (MCA)

Questo test è basato sui requisiti di CCA dello standard SAE, ma è condotto a una temperatura più alta, di 0°C, ed è di solito indicato sulle batterie come CA (Cranking Amps) o MCA (Marine Cranking Amps) piuttosto che CCA (Cold Cranking Amps). La corrente di spunto (CA/MCA) indicata è di solito maggiore del 25% rispetto a quella di batterie corrispondenti contrassegnate con CCA SAE. Si raccomanda di controllare questo dato in relazione a ogni richiesta relativa alla corrente di spunto.

Sul mercato mondiale è presente un gran numero di standard relativi alle batterie per autoveicoli . Al momento, Yuasa adotta lo standard CCA SAE come norma, per cercare di fornire una rappresentazione chiara della capacità di spunto delle batterie, che offra una dato bilanciato tra avviabilità e durata dell’avviamento.

In conformità con la direttiva EU1103: 2010 relativa all’indicazione di capacità, Yuasa adotta la capacità a 20 ore e CCA EN1, come specificato nella norma EN50342.1 A1 2011. Va considerato che, a causa di problemi negli algoritmi dei tester di impendenza esistenti sul mercato, tutti i test sulle batterie Yuasa dovrebbero seguire i vecchi algoritmi SAE (non EN o IEC, dato che i range sono ancora tarati in base a versioni obsolete dello standard)

Minuti di Capacità di riserva (EN50342.1 A1 novembre 2011 punto 5.2)

La capacità di riserva indica la quantità di tempo espressa in minuti per cui una batteria a 25°C può fornire una corrente di 25 Ampere, prima che la tensione scenda a 10,50V (5,25V per una batteria a 6 volt).

25 Ampere rappresenta l’utilizzo elettrico tipico di un’auto in condizioni normali di marcia, quindi la capacità di riserva fornisce un’indicazione del tempo per cui un veicolo sottoposto a normale consumo di energia può restare in funzione con alternatore o cinghia della ventola rotti. Si tratta di un test pratico ed efficace.

Ovviamente, più accessori elettrici vengono spenti, più a lungo il veicolo resterà in funzione.

Per inciso – in origine la capacità di riserva era usata per fornire un’indicazione della capacità della batteria in caso di guasto al sistema di carica allora utilizzato (dinamo) e del tempo di percorrenza rimasto prima dell’avaria, dopo l’accensione della spia di emergenza. Grazie alla maggiore affidabilità dei sistemi di carica dei veicoli moderni, l’utilità diretta della capacità di riserva per l’automobilista è diminuita, tuttavia si rivela utile nel mostrare il calo relativo di performance della batteria all’aumentare della corrente di scarica.

Capacità in Ampere-ora alle 20 ore (Ah) (EN50342.1 A1 novembre 2011 punto 5.1)

La capacità in Ampere-ora esprime la quantità di energia elettrica immagazzinata da una batteria.

Un Ampere-ora corrisponde alla quantità di energia erogata in un’ora da una corrente di un Ampere (1A x 1h = 1Ah).

La capacità di Ampere-ora varia a seconda della rapidità di scarica della batteria; più questa è lenta, maggiore è la quantità di elettricità che la batteria può generare.

La capacità di Ampere-ora indica la quantità di energia che una batteria può erogare nell’arco di 20 ore, prima che la tensione scenda a 10,50V. Per esempio, una batteria da 60Ah genera una corrente di 3A per 20 ore.

Corrente di carica raccomandata (Ampere)

Indica la corrente raccomandata per ricaricare la batteria con un caricatore a corrente costante.

Per ulteriori dettagli, vedere la sezione G del capitolo “Tutto quello che c’è da sapere sulle batterie” nel presente catalogo.

Dimensioni – Lunghezza (mm)

Indica la dimensione del lato più lungo della batteria, incluso il meccanismo di ancoraggio se montato.

Dimensioni – Larghezza (mm)

Indica la dimensione del lato più largo della batteria, incluso il meccanismo di ancoraggio se montato.

Dimensioni – Altezza (mm)

Indica l’altezza totale della batteria fino alla sommità dei terminali eventualmente sporgenti dal coperchio.

Peso con acido (kg)

Indica il peso medio della batteria (elettrolita incluso).

Layout celle

Vedere il diagramma a pagina 13 che mostra il layout delle celle e la polarità.

Terminali

Il diagramma a pagina 14 mostra le tipologie di terminali montati su ciascun tipo di batteria.

Caratteristiche del contenitore

Il diagramma a pagina 13 mostra informazioni relative a meccanismi di ancoraggio e altre caratteristiche.

Maniglie

Un segno •  in questa colonna indica che la batteria è dotata di maniglie per il trasporto.

Sfiato laterale

Numerose batterie della gamma Yuasa sono oggi dotate di sfiato laterale, anziché attraverso le singole valvole.

Un segno •  in questa colonna indica che la batteria è dotata di sfiato laterale.
Le batterie sono dotate di dispositivi di sfiato dei gas in conformità con le norme EN60095-2 + EN50342.2 del 2007 punto 5.5.3 e Figura 10 per consentire la fuoriuscita di gas dalla batteria.

Indicatore dello stato di carica

Un dispositivo intelligente a sfera galleggiante montato su una cella consente un rapido controllo a vista dello stato di carica della batteria e del livello di elettrolita all’interno della stessa. Se lo stato desta sospetti, è consigliabile utilizzare tale lettura come avviso della necessità di richiedere ulteriore supporto tecnico.

True-Fit giapponese/coreano

Un segno • in questa colonna indica che la batteria ha le stesse dimensioni, caratteristiche e livelli di prestazioni dell’ originale giapponese.

Caratteristiche del coperchio

Rappresenta un’indicazione delle caratteristiche di progettazione del coperchio, che possono essere specifiche per il montaggio sul veicolo:-

  • Blocco – coperchio a forma di T che fornisce spazio per i terminali in sezioni rientranti, e per tipologie europee sufficienti per il serraggio dall’alto secondo le norme IEC 60095-2 e EN50342.2 007 punto 5.5.1.
  • Piatto – Coperchio piatto senza valvole rialzate che potrebbero interferire con il pressore di ancoraggio in dotazione.
  • Valvole rialzate – Design con valvole di ventilazione rialzate che sporgono oltre la superficie del coperchio.

Caratteristiche di semi-trazione

Un segno • in questa colonna indica che la batteria presenta caratteristiche di True-Fit giapponese/coreano. Tali attributi rendono la batteria adatta ad applicazioni in cui è necessaria una certa ciclicità (per es. veicoli provvisti di sponde idrauliche).